Le Orme – Se Io lavoro (1977)

Ritengo che Le Orme siano stati la più grande band italiana anni ’70. Non erano pirotecnici come la PFM, non avevano la maestosità del Banco, e neanche erano accessibili come i Pooh (anche se questi ultimi almeno fino al 1975 scrissero anche cose molto belle e alquanto complesse). Tuttavia avevano una magia speciale nell’insieme: la voce di Tagliapietra, le armonie delle tastiere di Pagliuca, i suoni tondi della batteria di Dei Rossi. L’eredità di Battisti nella melodia e, dulcis in fundo, i bellissimi testi scritti – a quanto pare – dal tastierista Pagliuca.

Sul “capitolo testi” de Le Orme, mi riservo di aprire un articolo a parte, perché l’argomento è davvero ricco di riflessioni, e considero i loro testi come poesia al 100%.

Per stasera vi lascio un brano tratto da “Storia o Leggenda”, del 1977: probabilmente Se io lavoro è il primo brano synth-pop italiano, il cui testo, più essenziale rispetto allo standard de Le Orme, all’epoca pare che fece parlare, giacché quel “Se io lavoro è perché non so che fare” venne visto come un affronto dai disoccupati di 40 anni fa.

 

Se io lavoro è perché non so che fare
Ho pochi amici con cui passare il giorno
E non vorrei che si parlasse male di me
Che si dicesse che cerco solo di guadagnare
Perché questo non è vero, non è mai stato vero.

Primavera, estate, autunno, inverno
Canto il giorno della terra in festa
E così sereno
Resto qui ad aspettar la sera.

Se io lavoro è perché non so che fare
Perdere tempo vuol dire restare indietro
E se dovessi tornare a nascere un’altra volta
Direi al Signore di darmi la forza del contadino
E non mi manca certo la gioia di vivere.

Primavera, estate, autunno, inverno
Canto il giorno della terra in festa

E così sereno
Resto qui ad aspettar la sera.

 

16 pensieri riguardo “Le Orme – Se Io lavoro (1977)”

    1. La triade classica è Collage (primo disco prog italiano), Uomo di Pezza e Felona e Sorona…ma meritano anche Verità Nascoste e Florian (quest’ultimo è del 1979 e vicino alla musica da camera, con strumenti ad arco, vibrafono etc.). Io andrei con Verità Nascoste del 1976, che se non sei addentrato nel prog, è più accessibile. Dopodiché, il trittico di inizio ’70 che ho citato 👍

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  1. Dell’album “Storia o Leggenda” ci sono 4/5 canzoni che mi piacciono parecchio (tra cui anche “Se Io Lavoro”), tuttavia le mie preferite stanno in “Verità Nascoste” e in “Florian”. 🙂 Comunque questo gruppo si è formato proprio vicino a casa mia, come posso non apprezzarlo! 😀 😀 😀

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