Questo post è un’eccezione (motivo per cui l’ho categorizzato sia in Poesia che in Songs), nel senso che non è un brano eseguito da me, pur essendone il testo basato su una mia poesia. Correva infatti il 2006/2007 quando una mia poesia divenne il testo per questa canzone dei Doracor – invitato al progetto da Corrado Sardella, simpaticissimo e bravissimo tastierista romano, nonché leader e mente pulsante del suo progetto – una band di progressive-rock abbastanza conosciuta nel suo genere e recensita in tutto il mondo (nel loro ultimo album ha suonato anche Red Canzian dei Pooh). Alla voce la brava Gianna Chillà, che qualche anno fa ha partecipato al programma Rai The Voice, ottenendo un ottimo riscontro e resistendo diverse puntate.
Fu una collaborazione tutta “virtuale” nata da un incontro casuale sulla vecchia Musichat IRC (chi se la ricorda?), collaborazione che ricorderò sempre con piacere e simpatia. Qui trovate il sito dei Doracor, qualora vogliate approfondire: http://www.doracor.it/
E la pagina Wiki: https://it.wikipedia.org/wiki/Doracor
A voi il testo de L’Indecisione (la parte cantata del brano) e, sotto, il brano, con coda strumentale
Il Giardino di Pietra – L’Indecisione
Dal respiro di una menade
nasce un fertile giardino di pietra affilata,
modellata dagli sguardi tesi
che misurano e tagliano forme…
Dai suoi occhi posso bere,
ancora,
posso, finché posso,
ritagliare con lo sguardo le sue mani,
baciare il suo morbido abito.
Parole gravide di significati
feriscono le mie orecchie,
posso e non voglio,
posso e non voglio,
e veglio sul fosso
per quasi cent’anni,
per risvegliarmi e infine volere,
ma ormai anch’io guitto di terra,
non più potere….
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