Cantautore spesso dimenticato, autore negli anni ’70 di quattro ottimi album (i primi due – “La Stagione per Morire”, del 1972 e “Al Mercato degli Uomini Piccoli”, del 1973 – sono davvero eccellenti). Testi non proprio ebbri di allegria, ma come ebbe a dire lo stesso autore:”Quando sono felice non scrivo canzoni, faccio altro”. Inserito nel calderone del rock progressivo sia per gli arrangiamenti curati che per la partecipazione ai suoi album di alcuni membri del Balletto di Bronzo. Consigliato agli amanti delle atmosfere cupe e malinconiche, dei sintetizzatori tristi, dei santissimi mellotron piangenti e dei testi schietti e diretti.

Lo reputo un prog dalle sfaccettature emo. A me non dispiace affatto. Peccato che si sia perso il prog per incontrare l’elettronica 🙄
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Ma si trovano questi dischi post 1979? Non risultano depositati mi pare…registrazioni casalinghe?
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Mauropelosi.it
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Sì lo avevo letto un paio d’anni fa, ma ricordo che sui vari discogs, rym etc. (insomma gli archivi della musica effettivamente esistente) non risultano tali lavori recenti. Sarebbe come pubblicare un libro senza ISBN, per le biblioteche e per il mondo non esisti…per questo ho pensato a registrazioni “per divertimento” e nulla più. Lui stesso non li inserisce nella sezione “Discografia” del sito…
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Lui ha un sito lo hai visto?
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Grazie per i tuoi passaggi sul mio multiblog 🙂
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